21 giugno 2013, h. 9,30 Presidio davanti al Tribunale di Taranto: le donne ancora una volta presidieranno l'aula del tribunale. E poi il 6 luglio manifestazione nazionale a Roma: contro lo stupro, la violenza domestica e il femminicidio.
Ho cominciato un diario, l'ho chiamato la storia più brutta della mia vita, scrisse la bambina Carmela. La storia più brutta della sua vita, e anche l’ultima - a cui ha messo fine un suicidio di bambina, volata giù dal settimo piano. Quella storia oggi è rappresentata in un fumetto, da Alessia Di Giovanni e Monica Barengo.
Domani saranno in tribunale alcuni fra gli uomini accusati di aver stuprato quella bambina, quando aveva solo 12 anni.
Una bambina che, violentata più volte e da più uomini, quando ha deciso di denunciare ha dovuto pagare il più classico sovrapprezzo inflitto alle donne violentate: la colpevolizzazione di chi se l’è cercata. Parlando di uno di "quelli che mi hanno svuotato", Carmela scrive: Mi diceva sempre che ero bella. È bello quando ti dicono che sei bella. Ti senti di essere qualcosa. Invece non sei niente.
Una bambina che, violentata più volte e da più uomini, quando ha deciso di denunciare ha dovuto pagare il più classico sovrapprezzo inflitto alle donne violentate: la colpevolizzazione di chi se l’è cercata. Parlando di uno di "quelli che mi hanno svuotato", Carmela scrive: Mi diceva sempre che ero bella. È bello quando ti dicono che sei bella. Ti senti di essere qualcosa. Invece non sei niente.
Il primo tentativo di violenza, nel 2006, fu archiviato per due volte di seguito: sarebbe stato un marinaio: "un caso senza prove”. Dopo quell'episodio i servizi sociali del Comune la mandando in comunità. Ho paura del dubbio perché ho visto Boogeyman [l'uomo nero, ndr], scrive. Continuo a piangere. Voglio morire. Non vedo l'ora di vedere i miei. Torna a casa nei weekend, ma un giorno, da casa scappa: quattro giorni in cui viene stuprata tre volte. Prima da un minorenne, che l'avrebbe poi consegnata a un 50enne – quando riesce a scappare chiede aiuto a un giovane amico: Volevo restare abbracciata a lui. Ma anche lui con la forza la costringe a letto. Scappa per strada e qui viene fermata da altri due, di 26 e 27 anni. La portano sul loro camper e - secondo l’accusa - anche loro abusano di lei, contemporaneamente.
Stuprata tre volte in quattro giorni, da cinque persone diverse, di cui due minorenni: loro quasi 17 anni, lei 12, ma “era consenziente! Nessuno stupro", hanno giurato in aula. E va bè, so’ ragazzi: avete sbagliato, andate e ora non fatelo più. Il processo ai tre maggiorenni, invece, ha avuto corso: prossima udienza domani, 21 giugno; l'ultima il 12 luglio. Poi la sentenza.
A 6 anni dal fatto, per ora nessuno di loro ha mai fatto un solo giorno di carcere.
Queste vicende italiane non ce le raccontano e ci indigniamo solo per le bambine indiane, tribù, caste, e noi?
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