domenica 15 febbraio 2015

Il caso di Bruna Bovino: la Regione Puglia per la prima volta si costituisce parte civile in processo per femminicidio

Per la prima volta la Regione Puglia si costituisce parte civile in un procedimento penale per femminicidio. Oggi, infatti, la costituzione di parte civile da parte della Regione è prevista in un articolo della legge regionale contro la violenza di genere varata nell’estate del 2014. 
Trent’anni di impegno delle associazioni di donne sul tema della violenza di genere, dunque, hanno dato risultati. La prima iniziativa riguarda il processo per l'uccisione di Bruna Bovino, in cui la nostra regione Puglia si costituisce parte civile insieme al Centro antiviolenza Safiya di Polignano a Mare  e ad associazione Giraffa
Il processo, contro  il "fidanzato" Antonio Colamonico, è iniziato nel novembre scorso. Il femminicidio di Bruna Bovino è avvenuto  il 12 dicembre 2013 in piccolo centro estetico a Mola di Bari. E, ripetendo un copione purtroppo visto molte volte, parte della stampa aveva offuscato il ricordo della vittima rispecchiando i pregiudizi culturali che rimuovono - e finiscono per minimizzare, la violenza di genere colpevolizzando le vittime. Grazie alla costituzione di parte civile della Regione Puglia e delle associazioni Safiya e Giraffa la realtà delle radici culturali della violenza di genere  sarà affermata in maniera ancora più forte in un aula di tribunale. Un fatto che, ci auguriamo, potrà sensibilizzare l’opinione pubblica nella direzione di cambiarne la percezione nei confronti di questo crimine.
di Nadia Somma

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