giovedì 30 maggio 2013

Doppia Preferenza Quali novità

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  • L'ANALISI DEL VOTO

    Più donne nei consigli comunali:
    la doppia preferenza ha funzionato

    Amministrative, raddoppiata la presenza femminile
    Nei piccoli centri elette anche tre sindache

    L'ANALISI DEL VOTO
    Più donne nei consigli comunali:
    la doppia preferenza ha funzionato
    Amministrative, raddoppiata la presenza femminile
    Nei piccoli centri elette anche tre sindache
    Silvana Serrano: sindaca di Montesano SalentinoSilvana Serrano: sindaca di Montesano Salentino
    BARI - Il dato non è ancora definitivo, ci sono di mezzo i ballottaggi, ma l’effetto «doppia preferenza» - cioè il meccanismo introdotto per la prima volta nella tornata elettorale amministrativa appena conclusa- sembra aver dato buoni frutti per il riequilibrio di genere. La rappresentanza rosa è, infatti, quasi dovunque raddoppiata nei Consigli comunali. Il nuovo meccanismo consisteva in questo: gli elettori dei Comuni al di sopra dei 5mila abitanti avevano la facoltà di esprimere due preferenze per i candidati consiglieri, purché di sesso diverso. Vediamo allora come è andata. Nel Salento, il report è della vice presidente della Provincia di Lecce, Simona Manca (centrodestra) che parla di «grande segnale di cambiamento» e di «massiccia presenza delle donne nei Consigli». Spiega Manca: «Si tratta di una avanzata davvero esaltante, considerato che 2 sindaci su 12 (a Montesano e Giurdignano) e più di un terzo di tutti i consiglieri eletti (quasi una cinquantina su 121) sono donne. Comuni importanti come Monteroni hanno 8 donne su 16 in Consiglio, Squinzano 7 su 16.
    E ancora a San Donato, Vernole, Sannicola, Alezio e nelle stesse Monteroni e Squinzano, il candidato più suffragato è donna». A Giurdignano, infine, dove si è votato senza il vincolo della doppia preferenza, oltre al sindaco, in Consiglio ci saranno 3 donne su 6. Per Loredana Legrottaglie, responsabile Enti locali pd: «La doppia preferenza ha permesso in tanti Comuni una "invasione gentile" che ha raddoppiato la presenza delle donne». In provincia di Bari, il risultato è meno leggibile, però, rispetto a quello del Salento dove erano interessati molti Comuni al di sotto dei 15mila abitanti e, quindi, le consigliere sono già state elette. Nel Barese, sugli otto Comuni al voto, solo due hanno già gli organismi di rappresentanza completi. A Monopoli, la delegazione rosa è confermata nei numeri: erano quattro le donne che sedevano in aula e altrettante ve ne saranno. A Conversano, invece, entra in Consiglio, Rosa D’Attoma, con una civica vicina al sindaco riconfermato, Giuseppe Lovascio, ma nei conteggi ancora in corso, potrebbero seguirla almeno altre due consigliere, di centrodestra. Nella precedente amministrazione non c’erano donne. Per gli altri Comuni, bisognerà attendere i ballottaggi (anche per capire l’assegnazione del premio di maggioranza). Tuttavia a Molfetta è già scontata l’elezione di due donne su quattro fra i consiglieri del Pd. In provincia di Brindisi, a Carovigno si va al ballottaggio. A San Donaci, invece, a giochi fatti, 4 dei 10 consiglieri saranno donne: raddoppia la rappresentanza.
    Due i Comuni della Bat al ballottaggio: Barletta e Bisceglie. A Margherita di Savoia, invece, dove è già stato eletto il sindaco, raddoppiano le cosigliere. Nella consiliatura uscente c’erano tre donne, oltre alla sindaca Gabriella Carlucci. A Barletta, il centrosinistra potrebbe portare a casa 4 nuove consigliere in caso di vittoria, fra cui la più votata in assoluto del centrosinistra, Carmela Peschechera. In caso di vittoria del centrodestra sarebbero tre in quelle fila, e in questo caso ne perderebbe una Sel. Trionfo delle quote rosa anche nel Tarantino. Due Comuni a campione: a Crispiano le consigliere erano 2 su 20, ora sono 8 su 16. Anche a Pulsano erano 2 su 20, ora sono 7 su 16. Nel Foggiano, quasi tutti i Comuni dove si è votato erano al di sotto dei 5mila abitanti e, quindi, il criterio della doppia preferenza non è stato applicato. Si salvano Carapelle e Vico (a San Nicandro si va al ballottaggio). A Vico non c’erano donne in Consiglio, ora saranno 3. A Carapelle ce n’erano 2 e diventano 4. Inoltre, in questa tornata, sono state elette 3 nuove sindache nei centri al di sotto dei 15mila abitanti: Silvana Serrano (centrosinistra); Laura Gravante (centrosinistra) a Giurdignano e Lucia Luisi (centrodestra). Mentre altre due donne vanno ai ballottaggi nei Comuni più grandi: Paola Natalicchio a Molfetta e Tonia Gentile a Carovigno. Un segnale chiaro per la maggioranza di centrosinistra alla Regione che ha ignorato l’appello all’introduzione della doppia preferenza per il voto in Puglia, nonostante la battaglia del Movimento 50/50.

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